Quando i pediatri e i gastroenterologi consigliano il Toilet training, non sempre danno dei consigli pratici ai genitori su come affrontarlo e insistono solamente sull’importanza di farla. Tuttavia, quando un bambino rifiuta già da tempo di sedersi sul wc (Vedi anche “Toilet training in caso di encopresi: e se mio figlio non la vuole fare?“), non è sufficiente il parere dell’esperto per convincerlo di punto in bianco! Occorrono dei stratagemmi che vadano ad abbassare le resistenze del bambino e a incrementare la sua motivazione. Ecco, quindi, che in questo articolo io vi darò 3 suggerimenti da mettere in pratica per iniziare un Toilet training di successo.
Usa un linguaggio concreto e simpatico
Prima di tutto occorre approcciarsi al toilet training con un linguaggio che sia concreto, semplice e, possibilmente simpatico. Per esempio si può parlare di “appuntamento al bagno” o “momento della seduta sul trono” o “il gioco del vasino”. Insomma, occorre un po’ di fantasia ma l’importante è avvicinarsi al mondo concreto del bambino trasformando qualcosa di poco simpatico, in qualcosa di piacevole.
Attività da fare solo in bagno
Uno dei consigli pratici per il toilet training che ha più acchito sui bambini è quello di stabilire un’attività piacevole da fare solo in bagno durante il momento concordato. Si può posizionare un tavolino con sopra il libro preferito, oppure dei personaggini, oppure un giornalino con dei giochini, o qualsiasi altra cosa apprezzata dai bambini. L’unico consiglio è di evitare i cellulari o i tablet (leggi anche “I bambini e i momenti di attesa: cosa evitare e cosa fare?“) e di ricorrere a questi strumenti tecnologici solo ed esclusivamente se la situazione è davvero difficile e non si trova altro.
Rinforza il rispetto del patto
Un altro consiglio pratico per il toilet training che è molto efficace consiste nel rinforzare il rispetto del patto. Si può usare la tecnica della token economy proponendo per esempio di attaccare una stellina ogni volta che il patto dell’appuntamento in bagno viene rispettato, indipendentemente che poi il bambino sia riuscito a fare o meno la cacca. Se poi ci riesce anche ovviamente si può attaccarne due! Dopo un tot di stelline, è possibile avere un rinforzo più concreto, possibilmente un’attività piacevole da fare. Leggi anche “I rinforzi non funzionano? In quali casi?” per capirne di più sui rinforzi.
E tu hai seguito questi consigli pratici per il toilet training? Il tuo bambino o bambina lo ha accettato facilmente? Con quali strategie? Se ti va di raccontarci la tua esperienza, è senz’alto una grande occasione per tutti!
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)
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