Vostro figlio vi ha mai chiesto: “mamma, perché devo leggere?”? Si tratta di una domanda che per la sua semplicità potrebbe mettere in difficoltà un genitore. “Perché te lo ha chiesto la maestra” potrebbe essere la risposta, oppure “perché è bello leggere”. Si tratterebbe di spiegazioni poco utili al bambino perché non strettamente collegate al bambino stesso. E’ importante che un bambino comprenda il perché di quello che deve fare, in quanto una buona motivazione è alla base di un buon rendimento scolastico. E i migliori risultati si raggiungono quando i bambini capiscono il vantaggio personale che acquisire una determinata competenza può portare loro. Vediamo, quindi, in questo articolo 8 motivi per cui si può leggere (Tratti dal libro “Lettura e Metacognizione” di De Beni e Pazzaglia).

Leggere per diventare più veloce

Nei primi anni della scuola primaria ai bambini viene chiesto loro di esercitarsi nella lettura perché devono rendere automatico questo processo, in modo da spendere sempre meno energie attentive nella decifrazione del codice scritto. Con l’automatizzazione della lettura, il bambino può impiegare meno tempo nel leggere un testo e avere quindi più risorse per la sua comprensione. I bambini che a questo livello fanno molta fatica, potrebbero avere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento chiamato Dislessia. In questi casi occorre non insistere troppo sul mero esercizio della lettura perché non è sufficiente per recuperare le difficoltà.

Leggere per comprendere

Una volta capito che il primo obiettivo della lettura è renderla automatica e fluida, diventa fondamentale far capire che il principale motivo per cui si legge è comprendere ciò che ci vuole dire chi ha scritto ciò che stiamo leggendo. Dalla seconda elementare in poi, quindi, oltre a chiedere di leggere in modo corretto occorre chiedere se hanno capito quello che hanno letto. Nel caso in cui la risposta fosse negativa, è importante far capire che non ha senso continuare a leggere il resto. Comprendere un testo in realtà è un processo complesso che si continua a perfezionare negli anni.

Leggere per imparare cose nuove

Una volta chiariti i primi due motivi, se tuo figlio ti chiede ancora “Perché devo leggere?”, puoi fargli sapere che esistono tanti altri motivi per leggere. Il primo molto importante è che la lettura permette di imparere nuove cose. I libri e i giornali permettono di conoscere informazioni su come funziona il mondo nei suoi diversi ambiti: dalla storia, alla geografia, alla musica e all’arte. Ciò che si chiede al bambino è di approcciarsi ad una lettura con la curiosità di scoprire cosa c’è di nuovo in quel testo. Inoltre, è possibile stimolarlo ad andare alla ricerca di libri che parlino di qualcosa di suo interesse. Per esempio se un bambino è amante degli animali, si può proporre di leggere un libro su questo argomento.

Leggere per tenersi informati

Per i più grandicelli è possibile mettere in evidenza che è possibile leggere semplicemente per tenersi informati su cosa accade nella propria città o nel mondo. Questo lo si può fare sia leggendo giornali o riviste, ma anche online su siti di notizie affidabili. Se un bambino ha parenti nel mondo potrebbe essere un aggancio utile per fargli apprezzare la bellezza di conoscere ciò che accade per esempio nello Stato di questi familiari o amici.

Letture per trovare risposta ad alcune domande

Un motore fondamentale nell’apprendimento dei bambini è la curiosità. Far capire che leggere un testo permette di rispondere alle proprie curiosità è, quindi, un passaggio fondamentale per stimolare il loro interesse nei confronti della lettura. Una strategia per facilitare la comprensione di un testo, infatti, è quella di stimolare la formazione di domande a partire dalla lettura del titolo in modo da attivare prima della lettura le proprie conoscenze personali. Leggere il testo non sarà più quindi un’attività distante dal bambino, ma qualcosa che potrebbe essere collegato alla sua vita.

Leggere per procurarsi informazioni utili

Non esiste solo la lettura di libri o giornali, ma si può leggere anche un tabellone degli orari di un mezzo di traporto oppure un’etichetta di un prodotto. In questi casi si legge per procurarsi informazioni utili, quali per esempio gli orari dell’autobus da prendere oppure la quantità di grassi contenuti in un alimento.

Leggere per diventare degli esperti

Quando poi c’è un interesse particolare per un determinato argomento, la lettura è finalizzata ad accrescere sempre di più le proprie conoscenze su quel tema e diventare così esperti nel settore. Per esempio se un bambino è appassionato di macchine può leggere diversi tipi di materiale per conoscere i diversi nomi delle macchine, le caratteristiche tecniche, personaggi famosi che hanno dato un contributo nel settore, gli automobilitsti più famosi ecc.

Letture per trascorrere il tempo piacevolmente

Ultimo ma non per importanza è il fatto che la lettura non risponde solo ad un bisogno cognitivo di conoscenza, ma anche ad un bisogno emotivo di piacere. Si legge, infatti, per divertirsi e per emozionarsi. Mentre si legge, infatti, si possono rivivere le emozioni dei personaggi e, immedesimarsi in essi. In questo modo leggere permette di trascorrere il tempo piacevolmente. Per fare questo non dobbiamo obbliga a leggere qualcosa, ma semplicemente propone e sostenere i bambini nella ricerca dei generi che più appassionano. Leggi anche “Il piacere di leggere: quando manca che fare?“.

E vostro figli vi ha mai fatto questa domanda? Cosa gli avete risposto?

Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)

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