Inizia la scuola e per molte mamme e papà aumenta l’ansia per non aver ancora terminato lo spannolinamento. L’inizio della scuola dell’infanzia rappresenta, infatti, un traguardo che in teoria i bambini dovrebbero aver raggiunto. Ma sappiamo anche che i bambini sono diversi e non raggiungono questa autonomia con pipì e cacca negli stessi tempi.

Le situazioni di chi non ha ancora terminato lo spannolinamento in questo periodo sono le più svariate. In base alla mia esperienza possiamo sintetizzarle così:

• bambini che sono diventati autonomi con la pipì, ma non con la cacca
• bambini che sono autonomi con la cacca ma non con la pipì (più rari)
• bambini che non sono ancora autonomi né con la pipì né con la cacca

Che fare quindi?

Cosa significa essere autonomi con pipì e cacca

Iniziamo con il chiarire cosa si intende per autonomia con cacca e pipì. Essere autonomi con pipì e cacca significa riuscire a gestire da soli i propri bisogni fisiologici. In pratica significa:

• saper riconoscere lo stimolo
• lasciar andare pipì e cacca nel luogo adeguato (vasino o wc o all’aperto nella natura dove consentito) e in tempi corretti (per intenderci, no dopo 10 ore per la pipì e no dopo 5 giorni per la cacca)
• trattenere fino all’arrivo nel luogo adatto
• in alcuni casi avvisare del proprio bisogno ad un adulto (bambini piccoli o a scuola)

Per raggiungere questa autonomia i bambini hanno tempi diversi anche perché entrano in gioco molte emozioni. Alcuni imparano ad usare vasino o wc presto, altri più tardi, alcuni spontaneamente, altri su invito dei genitori. Alcuni non incontrano intoppi, altri sì.

In ogni caso non è possibile costringere un bambino a fare cacca o pipì nel water per cui occorre ottenere la sua collaborazione.

Lo spannolinamento

Lo spannolinamento è un percorso da fare insieme al bambino. Il ruolo dei genitori però è fondamentale perché deve essere un sostegno e un catalizzatore, mai una forzatura. Per questo va iniziato per tempo, procedendo per gradi, tenendo sempre in considerazione le caratteristiche del bambino. Ora che inizia la scuola, se lo spannolinamento non è concluso quello che va fatto è continuare a mantenere la concentrazione sui passi fatti dal bambino e creare le condizioni affinché faccia un altro passo.

Il traguardo finale indica la direzione ma l’attenzione va messa sul presente. Ecco che se ora mamma o papà si fa prendere dall’ansia dell’inizio della scuola, le pressioni potrebbero ostacolare il processo di abbandono del pannolino e di autonomia nell’uso del wc o vasino.

Spannolinamento non concluso: che fare?

Dopo aver fatto una riflessione sulla propria ansia di genitore e dopo aver individuato il livello di conquista del bambino, quello che si può fare è contattare la scuola per informarli della difficoltà che il bambino sta incontrando e per chiedere quale prassi loro adottino nel caso il bambino faccia pipì o cacca addosso (o nel pannolino se ancora presente). Inoltre, se i genitori si sentono ancora in ansia su come aiutare il figlio a fare dei passi in avanti, è senz’altro molto utile contattarmi. Ormai ho aiutato davvero un sacco di genitori in situazioni molto difficili a superare questo tipo di difficoltà e a creare un’alleanza con la scuola.

Se la scuola ha già comunicato che il pannolino non viene accettato e/o i bambini non vengono cambiati, la situazione è senz’altro più complessa. O si mandano senza pannolino e li si va a cambiare, o si cambia scuola, o si intraprendono vie più complesse e legali, o si intraprende subito un percorso con me (o con un altro professionista formato sull’argomento) per analizzare meglio la situazione e individuare subito quali passi fare.

E tu a che punto sei con lo spannolinamento? Fammelo sapere nei commenti!

Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)

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