Avete mai sentito parlare di funzioni esecutive? Forse no, perché si tratta di un termine piuttosto tecnico, ma sono sicura che in realtà conoscete molto di più di quello che immaginate. Ci sono situazioni comuni sia a casa che a scuola in cui i bambini mostrano di avere delle difficoltà negli apprendimenti a causa di difficoltà a livello delle funzioni esecutive.
Funzioni esecutive: qualche esempio
Funzioni esecutive: l’inibizione
Avete mai sentito parlare per esempio di saper inibire un comportamento o una risposta? Avete presente quei bambini che non sanno aspettare il proprio turno o che tendono a rispondere alle domande in modo impulsivo con la prima cosa che viene loro in mente? Bene, questo tipo di bambino ha una difficoltà a livello delle funzioni esecutive, nello specifico nell’inibizione. La capacità di inibire un comportamento è fondamentale per non diventare impulsivi ma piuttosto persone autoregolate. Un bambino che non ha problemi ad inibire risposte è per esempio quell’alunno che prima di rispondere riflette o che prima di reagire alla rabbia con un pugno si allontana da quella situazione.
Funzioni esecutive: la memoria di lavoro
Facciamo un’altra domanda. Avete mai sentito parlare di tenere a mente in memoria determinate informazioni? Pensando ai bambini che sono a scuola, avete presente quando la maestra sta dando la consegna per un compito e l’alunno successivamente non si ricorda più cosa deve fare? Oppure avete presente i bambini che odiano la matematica perché non riescono a fare i calcoli a mente? Oppure ancora quei bambini che quando leggono un testo, spesso dicono che non hanno capito nulla o quasi? Bene, tutte queste situazioni sono accomunate da qualche difficoltà a livello delle funzioni esecutive, nello specifico della memoria di lavoro. La memoria di lavoro è, infatti, un sistema di immagazzinamento temporaneo che permette di tenere le informazioni attive per quel tempo necessario che serve per permettere l’elaborazione o l’utilizzo di quella informazione. Senza una buona memoria di lavoro, apprendere e studiare diventa molto difficoltoso. Gli alunni che ottengono risultati migliori nelle diverse materie, è molto probabile che abbiano una buona memoria di lavoro.
Funzioni esecutive: la flessibilità
Andiamo avanti per verificare quanto sapete già sulle funzioni esecutive. Avete mai sentito parlare di sapersi adattare e diventare quindi flessibili?Per esempio avete presente quei bambini che quando leggono, si ostinano ad utilizzare la stessa strategia di lettura anche se cambia il tipo di testo o l’obiettivo della lettura? Oppure quei bambini che quando si trovano di fronte ad un nuovo esercizio di matematica che richiede l’applicazione di una regola diversa, continuano ad usare la regola precedente? Questi due esempi sono accomunati da una difficoltà a livello delle funzioni esecutive, nello specifico della flessibilità. La capacità di essere flessibili consiste nell’abilità di mettere in atto comportamenti diversi in base al cambiamento di regole o di tipo di compito. I bambini con una buona flessibilità sanno passare da un’attività all’altra in modo veloce oppure riescono ad elaborare soluzioni nuove a vecchi problemi.
Funzioni esecutive: la pianificazione
Non è finita qui. Avete mai sentito parlare di saper fare un piano prima di iniziare a lavorare? Avete in mente quei bambini che quando devono fare i compiti per casa non sanno da che parte iniziare? Oppure iniziano ma poi si perdono durante il percorso? Oppure quei bambini che quando devono scrivere un tema, scrivono quello che gli viene in mente in modo disordinato? Questo tipo di bambini è molto probabile che abbiano una difficoltà a livello delle funzioni esecutive, nello specifico della pianificazione. La capacità di pianificare consiste nel saper programmare un’attività prima di iniziare a farla, prevedendo tutte le sequenze necessarie per realizzarla. Chi ha buone capacità di pianificazione è solitamente un buon risolutore di problemi ed è molto probabile che riesca ad ottenere buoni risultati nello studio in generale.
Funzioni esecutive: il ragionamento
E ora vi farò un’ultima domanda. Avete mai sentito parlare di saper ragionare sulle cose? Vi è mai capitato di dire ai vostri figli: “Ma dai, ragiona!” quando per esempio deve capire come svolgere un esercizio oppure deve rispondere a delle domande su un testo? Oppure quei bambini che di fronte ad un problema di geometria si bloccano perché non riescono a capire da quali dati partire per individuare quali formule utilizzare. In questi due esempi è molto probabile che ci siano delle difficoltà a livello delle funzioni esecutive, nello specifico del ragionamento, quella funzione esecutiva che a partire da determinate premesse, permette di arrivare ad una conclusione, facendo uso di procedimenti logici.
Funzioni esecutive: cosa sono
Da tutti gli esempi fatti è possibile quindi definire le funzioni esecutive come un’insieme di abilità cognitive interconnesse tra loro che ci permettono di organizzare il nostro comportamento e di perseguire i nostri obiettivi. Le prime tre funzioni che ho citato (inibizione, memoria di lavoro e flessibilità) costituiscono i processi di base che permettono poi gli altri due processi (pianificazione e ragionamento), più complessi, che tanto vengono messi in gioco a scuola. Le funzioni esecutive iniziano a svilupparsi nel primo anno di vita ma continuano fino alla maggiore età. Per questo può accadere che ci siano ancora difficoltà nelle funzioni esecutive in ragazzi delle scuole medie e superiori.
Funzioni esecutive: perché sono importanti
Spero quindi che ora vi sia chiaro cosa sono le funzioni esecutive e perché sono così importanti per l’apprendimento. Grazie alle funzioni esecutive i bambini riescono ad apprendere in modo più semplice e chi ha difficoltà a questo livello, infatti, mostra una serie di comportamenti che ostacolano l’apprendimento.
Nel prossimo articolo che pubblicherò vi darò delle idee di giochi da poter fare con i vostri bambini per poter allenare le funzioni esecutive.
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)
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