Sapevi che esistono semplici giochi per allenare le funzioni esecutive che si possono fare a casa ma anche in classe divertendosi insieme? Come ho spiegato nell’articolo “Funzioni esecutive: cosa sono e perché sono importanti nell’apprendimento” le funzioni esecutive sono un’insieme di abilità cognitive interconnesse tra loro che ci permettono di organizzare il nostro comportamento e di perseguire i nostri obiettivi. Si tratta, quindi, di funzioni cognitive che vale la pena allenare per far vivere ai bambini la scuola con maggiore facilità e soddisfazione.

In questo articolo troverete due giochi per allenare le funzioni esecutive, in particolare la funzione dell’inibizione, che potrete fare oralmente in un qualsiasi momento della giornata: può essere durante il pranzo o la cena, nel pomeriggio appena tornati da scuola, oppure durante il viaggio in macchina. Giocando a questi giochi, aiuterete vostro figlio a stare più attento in classe, a inibire risposte impulsive sia a casa che a scuola creando in aggiunta piacere nella relazione.

Giochi per allenare le funzioni esecutive: “Vietato dire sì e no”

Il gioco consiste nel fare a turno delle domande ai compagni di gioco i quali, per non perdere, devono riuscire a rispondere senza dire la parola sì e la parola no. Facciamo qualche esempio. Si può chiedere: “Ti è piaciuto oggi stare a scuola?”; se il bambino risponde “sì” o “no” perde, quindi, per continuare il gioco deve rispondere con frasi tipo: “è stato terribile!” oppure “certo, mi è piaciuto molto”. Un altro esempio potrebbe essere la domanda: “Hai lavato i denti?” e la risposta potrebbe essere “Ovviamente” oppure “Ops, l’ho dimenticato”. E avanti così. Vi assicuro che può diventare davvero divertente!

Giochi per allenare le funzioni esecutive: “Il gioco del silenzio inventato da me”

Un altro gioco utile per allenare la funzione esecutiva dell’inibizione è il gioco del silenzio ma rivisitato da me. Il classico gioco del silenzio, utilizzato molto spesso a scuola, consiste nel fare il maggior silenzio possibile per essere scelti dal compagno che, alla lavagna, nasconde un gessetto nelle mani. Vincono tutti i bambini che vengono scelti almeno una volta per trovare il gessetto.

La mia versione del gioco del silenzio non prevede l’utilizzo del gessetto. In pratica si deve chiedere ai bambini di stare in silenzio e un giocatore a turno, deve cercare di far perdere i compagni inducendoli a rispondere a delle domande. Quindi, il giocatore deve fare delle domande e gli altri devono cercare di non rispondere. Perde chi risponde. Le domande possono essere le più diverse ma il gioco diventa divertente se le domande sono più personali e semplici possibile del tipo: “Tu hai un fratello vero?”, oppure “Cosa hai mangiato a pranzo?”. Nel caso di domande alle quali si potrebbe rispondere con i gesti, si può decidere di vietare anche le risposte non verbali. Questo è un gioco che mi sono inventata quando mi sono ritrovata a fare delle supplenze come insegnante ma l’ho replicato anche in altre occasioni in famiglia. Solitamente ero io a svolgere il ruolo di chi faceva le domande e ho sempre visto grande divertimento nei bambini. Consiglio di farlo anche alle mamme a casa per esempio quando si è a tavola. E’ un gioco molto utile per ristabilire un po’ di silenzio e calma in modo giocoso e divertente. E poi il fatto che ci giochi anche la mamma o il papà lo fa diventare ancora più speciale!

Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)

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