La matematica è una materia che trova tra gli alunni atteggiamenti spesso contrastanti: o la si ama, o la si odia. A me per esempio da bambina piaceva molto la matematica. E non capivo come mai agli altri risultasse così odiosa. Sono andata così a informarmi sul perché sono davvero in molti coloro che odiano questa materia.
Un importante studioso della materia, Brian Butterworth, nel 1999 sostiene che l’odio per la matematica può essere collegato al tipo di insegnamento, in particolare se troppo astratto e lontano dalla vita concreta degli alunni. Sono in molti i ragazzi che, infatti, riferiscono di non essere attratti da una materia a causa dell’insegnante che la insegna loro. Con il cambio dell’insegnante scoprono, invece, un nuovo piacere per la materia.
Molte volte, però, questo tipo di spiegazione viene usata in modo frettoloso, ancora prima di approfondire ulteriori motivazioni.
Un secondo elemento può essere l’ambiente sociale che sfavorisce l’apprendimento e che, quindi, non incentiva un atteggiamento di curiosità e impegno nel mondo matematico.
Un terzo elemento può essere un fattore linguistico perché nella nostra lingua italiana i numeri sono soggetti a davvero tante regole di pronuncia. Questo aspetto può occupare molte risorse che, invece, potrebbero essere impiegate in altri aspetti della matematica.
Un quarto elemento di difficoltà in ambito matematico è l’ansia che spesso ne viene associata. Sono in molti gli studenti ma anche gli adulti che vivono con forte preoccupazione le richieste che coinvolgono numeri o operazioni. Infatti, i conteggi matematici non avvengono solo a scuola ma possono anche essere richiesti in contesti quotidiani come ad esempio al ristorante quando arriva il conto oppure al negozio quando si fa la spesa.
E i vostri figli che tipo di atteggiamento hanno nei confronti della matematica?
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)
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3 Commento
Fiorella
Non avevo mai riflettuto sul motivo del mio odio verso la matematica e forse ora l’ho capito… Mi è sempre stata spiegata in modo troppo astratto! L’ansia l’avevo intuita, ma l’astrazione no, grazie dottoressa!