Oggi vi voglio parlare di 6 bambini plusdotati, dei quali alcuni li ho incontrati nel mio studio. Perché 6? Perché i bambini gifted o bambini plusdotati non sono tutti uguali ma presentano diversi tratti di personalità, diversi bisogni e diverse modalità di espressione del proprio talento. La dott.ssa Maureen Neihart, infatti, ha individuato 6 tipologie di bambini con plusdotazione per offrire una griglia di lettura dei punti di forza e debolezza di questi bambini, da usare ovviamente in maniera flessibile. Se non vi ricordate chi sono i bambini gifted potete approfondire con l’articolo “Alto potenziale cognitivo, plusdotazione, giftedness, genialità, talento: facciamo chiarezza sui termini“. Vi presenterò i bambini con nomi di fantasia, per evitare che coloro che ho realmente conosciuto in studio non possano essere riconosciuti.
Marco, bambino plusdotato di successo
Marco è un bambino che ha delle prestazioni scolastiche sempre eccellenti, ama apprendere e studiare e tante volte interviene per correggere l’insegnante. E’ un bambino consapevole delle sue capacità e anche molto desideroso di essere apprezzato e riconosciuto. Tende, però, a rimanere un po’ troppo ancorato alle richieste scolastiche, senza esplorare un po’ più in autonomia nuovi interessi. Dipende molto dagli insegnanti e dalla loro approvazione e, per questo, è un po’ carente nell’apprendere in modo autonomo e approfondito.
Lara, bambina gifted creativa
Lara ha uno spiccato talento nel disegno e nella creazione di lavoretti con materiali riciclati. Lara è una bambina timida che ama andare a scuola e studiare, ma soprattutto molto motivata a sviluppare i suoi scopi personali. Possiede una personalità forte e positiva, anche se a livello emotivo è un po’ in difficoltà nell’autocontrollo, soprattutto nelle situazioni in cui le viene richiesto di uniformarsi alle aspettative.
Angelo, bambino plusdotato sotterraneo
Angelo è un bambino super intelligente che però si nasconde nel gruppo perché teme molto il sentirsi diverso dagli altri. Tutte le situazioni che potrebbero risaltare le sue capacità o contribuire ad accrescerle, lui le evita o le vive con molta difficoltà. Si tratta di un vero e proprio conflitto interiore tra seguire i suoi interessi e non tradire i suoi amici del gruppo di riferimento.
Luca, tra i bambini plusdotati è il più antisociale e a rischio
Luca ha un enorme talento nella matematica ma questo talento, invece di farlo sentire forte, lo mette in difficoltà. Luca, infatti, fatica molto nella regolazione emotiva e, gestire queste sue spiccate abilità gli risulta molto difficile. A scuola non riesce a trovare il piacere di apprendere e, spesso, manifesta forti crisi emotive di rabbia e mette in atto comportamenti disfunzionali (lancia oggetti o esce dalla classe senza permesso).
Carlo, bambino ad alto potenziale due volte eccezionale
Carlo è un bambino che ha sempre incontrato problemi di vario tipo nella sua vita. Ha sofferto di Encopresi sin dalla scuola d’infanzia e con la scuola primaria ha iniziato con le difficoltà nella letto-scrittura e con le difficoltà nella gestione del comportamento (spesso comportamento oppositivo). Carlo, quindi, non è mai stato considerato un soggetto di talento nonostante fosse chiara la sua intelligenza, perché erano prevalenti altre difficoltà. Carlo vive, in particolare a scuola, forti vissuti di frustrazione e di ansia, di scoraggiamento e senso di isolamento anche a causa della sua bassa autostima ma non è molto consapevole delle sue difficoltà e del suo atteggiamento. Per questo tende sempre a incolpare qualcuno o qualcosa per non dover osservare se stesso.
Stefano, tra i bambini plusdotati è il più autonomo nell’apprendere
Stefano è il tipo di bambino plusdotato più equilibrato perché consapevole delle sue capacità e capace di potenziarle manifestando anche buone capacità emotive. Stefano ama le sfide e ha un buon senso di autoefficacia che lo porta a potenziare continuamente li suoi talenti. Affianco alle ottime capacità cognitive possiede buone capacità emotive che lo aiutano ad accogliere l’errore e a gestire le delusioni. L’aspetto che gli permette una buona riuscita scolastica e professionale è la sua concentrazione sull’obiettivo dell’apprendimento.
Conclusioni
Il mondo dei bambini plusdotati è molto vario e complesso. Ad un alto profilo intellettivo si associano tante sfumature diverse della personalità, della consapevolezza di sé, delle capacità emotive. Questa suddivisione in profili può essere d’aiuto per focalizzare meglio su cosa lavorare per aiutarli. Tuttavia è sempre meglio ricordare che ogni bambino ad alto potenziale è un mondo a sé da scoprire e valorizzare.
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)
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