L’arrivo di un fratellino o di una sorellina è un evento molto importante per una famiglia che porta con sé momenti gioiosi ma anche momenti più difficili. Tutti i membri della famiglia ne sono coinvolti e tutti devono imparare ad adattarsi a questo importante cambiamento. Questo meraviglioso evento è considerato per questo un periodo sensibile per i genitori (Leggi anche “Essere genitori: le 15 immagini trovate da voi“) e ancora di più per un bambino, soprattutto se è il primogenito! L’arrivo di un fratellino, infatti, è sicuramente un’opportunità per un bambino perché può avere un compagno di giochi, un alleato, ecc. ma porta comunque con sé aspetti difficili da affrontare come per esempio il fatto di non poter avere più mamma e papà completamente a propria disposizione. La gelosia, quindi, è sempre in agguato e, in base alla mia esperienza è proprio l’emozione che i genitori temono di più. Ecco quindi alcuni suggerimenti che possono agevolare i figli nell’accogliere il nuovo nato nel miglior modo possibile!

Chiarite che l’arrivo di un fratellino è una decisione dei genitori

Il primo aspetto sul quale vorrei soffermarmi è che l’arrivo di un fratellino o sorellina è una decisione che spetta solo ai genitori o a Dio se una persona è religiosa. L’importante è non trasmettere l’idea che i figli abbiano voce in capitolo su questo aspetto. Lo dico perché ricordo di aver assistito nel mio studio al dialogo tra una bambina e una mamma che non aveva chiaro questo punto. La bambina di 4 anni diceva alla madre che lei non voleva fratelli e sorelle, che voleva essere solo lei in famiglia e per questo chiedeva rassicurazioni alla madre sul fatto che lei non avrebbe fatto altri bambini; e la madre rispondeva rassicurandola, cioè dicendole di no, di stare tranquilla che la mamma non avrebbe avuto altri bambini. E questo non perché in effetti la signora non potesse più avere figli o perché avesse già preso questa decisione, ma semplicemente perché temeva di ferire la bambina. La signora, quindi, stava delegando alla figlia una responsabilità che invece spetta ai genitori. Chiarire questo aspetto, quindi, è uno dei primi aspetti da considerare e può essere fatto ancora prima dell’effettiva gravidanza.

Non fate scegliere il nome al primogenito

Per lo stesso motivo ritengo opportuno sottolineare che anche la scelta del nome del fratellino o sorellina è una responsabilità dei genitori e non dei bambini. Dietro alla decisione di molte mamme e papà di far scegliere ai figli il nome del nuovo membro della famiglia c’è sicuramente l’intento benevolo di coinvolgere i figli in questo momento, ma in realtà, è una scelta rischiosa. Il fatto di aver scelto il nome del fratello o della sorella per un bambino piccolo è una grande responsabilità che gli si potrebbe ritorcere contro nel momento in cui il rapporto con il fratello o la sorella diventa complicato. Un bambino potrebbe sentirsi in colpa e quindi responsabile di ciò che osserva nel fratello per il semplice fatto di avergli scelto il nome. Coinvolgerli nel fantasticare sul nome va bene ma l’importante è chiarire sempre che la decisione ultima spetta a voi genitori.

Preparate il bambino all’evento

La comunicazione dell’arrivo di un nuovo bambino in famiglia è meglio che non sia data nei primissimi mesi ma un po’ più avanti. Nel caso di bambini piccoli può essere per esempio opportuno attendere che la pancia sia visibile. Prima ancora di comunicare l’arrivo del fratellino e sorellina può essere utile parlare con il bambino dell’argomento fratelli e sorelle in modo un po’ indiretto, per esempio facendo notare che questo succede ad amichetti o a cuginetti. Nel caso in cui un bambino ancora piccolo non ha esperienze di amici o cugini con fratelli, può essere utile affrontare l’argomento attraverso l’utilizzo di libricini. Dopo un po’ che se ne è parlato in maniera indiretta può essere utile comunicargli il lieto evento.

Accogliete i suoi sentimenti negativi

Una volta data la notizia è importante accogliere non solo le espressioni di gioia ma anche e soprattutto i sentimenti negativi come preoccupazioni o rifiuti. Un bambino, come nell’esempio precedente, potrebbe temere di perdere l’amore dei genitori e preferire quindi rifiutare il nuovo arrivato. E’ bene quindi non rimproverare i bambini per questi sentimenti, ma accoglierli restituendone la normalità. E’importante quindi dare il tempo di metabolizzare l’esperienza permettendo loro di parlare serenamente anche di queste emozioni più negative.

Favorite una comunicazione già durante la gravidanza

Con la pancia che cresce vistosamente è bene iniziare già a mettere in comunicazione i due bambini. Per esempio si può proporre di accarezzare la pancia, di ascoltare i movimenti interni e di rivolgergli qualche parola. Gli studi hanno ormai da tempo messo in evidenza come il periodo della gravidanza si svolge in stretto contatto con l’ambiente circostante e quindi tutti gli stimoli provenienti dall’esterno vengono percepiti dal bambino all’interno della pancia.

Questi r suggerimenti aiuteranno i vostri figli ad elaborare con calma l’arrivo di un fratellino in famiglia; questo tuttavia non significa che l’incontro con il neonato sarà tutto “rose e fiori”. E’ sempre bene mettee in conto che anche questo momento possa essere difficile da metabolizzare. PArlerò in un prossimo articolo di qualche suggerimento per gestire il momento dell’incontro dei fratelli.

Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)

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