Oggi si parla molto di DSA tra specialisti di diversa formazione (es. psicologi, neuropsichiatri, logopedisti, pedagogisti) ma anche tra insegnanti e genitori. Ma siamo sicuri di sapere con certezza cosa sono e quali sono i disturbi che sono compresi in questa etichetta diagnostica?

DSA: che cosa sono

L’etichetta DSA indica una categoria diagnostica di disturbi di carattere evolutivo che coinvolgono uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo), lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Gli alunni con diagnosi di DSA sono quindi bambini intelligenti ma che, con l’inizio della scolarizzazione, incontrano una difficoltà specifica nel leggere, nella matematica, nello scrivere in modo fluido o corretto. Può essere presente una sola di queste difficoltà specifiche oppure più di una (leggi anche “Comorbidità nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento“). Come anticipavo prima questi disturbi si presentano con l’inizio della scolarizzazione ma speso vengono individuati molto tardi come ad esempio alla scuola secondaria di primo grado (scuole medie); in realtà ci sono già dei segnali durante la scuola materna che un osservatore attento può cogliere.

Questo tipo di disturbo è stato riconosciuto a livello normativo per la prima volta con la legge nazionale n.170 del 2010 ma in realtà sono parecchi anni che il mondo scientifico li sta studiando. I riferimenti principali per i clinici che devono fare la diagnosi sono l’ICD-10 (Classificazione Internazionale delle malattie, OMS, 1992), il documento di indirizzo della Consensus Conference del 2010 (comunità scientifica internazionale) e il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta revisione, 2013).

Tranquilli, il fatto che i DSA compaiano in una classificazione di malattie e in un manuale di psichiatria non significa che i Disturbi Specifici dell’Apprendimento siano una malattia o un disturbo mentale. L’ICD-10 parla di Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche (F81) che fa rientrare nella più ampia categoria dei Disturbi dello sviluppo psicologico (F80-F89); il DSM-5 parla di Disturbi Specifici dell’Apprendimento in quanto disturbi del neurosviluppo.

Queste fonti risalgono ad epoche diverse e per questo hanno degli elementi in comune ma anche delle diversità.

DSA: criteri per la diagnosi

L’aspetto su cui tutti concordano è che per diagnosticare un DSA occorre effettuare una valutazione approfondita anche attraverso prove standardizzate che dimostrino che:

  • ci siano delle difficoltà in una o più abilità specifiche (lettura, scrittura, calcolo) che porti ad una prestazione al di sotto di quella attesa per età
  • il Quoziente Intellettivo (QI) sia nella norma
  • non ci sia un ritardo globale dello sviluppo
  • le difficoltà non siano imputabili a disturbi uditivi o visivi, o a disturbi neurologici o motori
  • le difficoltà non siano imputabili ad uno svantaggio socioculturale
  • il disturbo interferisca sulla carriera scolastica ma anche sullo sviluppo della personalità e della vita sociale in generale

DSA: etichette diagnostiche

All’interno della categoria DSA rientrano più disturbi specifici ma le quattro fonti prese in considerazione utilizzano diverse etichette per definirli. Alcune fonti parlano di 4 disturbi, altre di 3 e un’altra perfino di un’unica categoria che però all’interno presenta delle differenti manifestazioni.

L’ICD-10 individua 6 etichette, di cui le più specifiche sono le prime tre.

  • F81.0 – Disturbo specifico della lettura
  • F81.1 – Disturbo specifico della compitazione
  • F81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmetiche
  • F81.3 – Disturbi misti delle abilità scolastiche
  • F81.8 – Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche
  • F81.9 – Disordine evolutivo di abilità scolastiche non meglio specificato

La legge n.170 riconosce 4 disturbi specifici:

  • Dislessia
  • Disgrafia
  • Disortografia
  • Discalculia

La Consensus Confernce dello stesso anno della legge raccomanda invece di parlare di soli tre disturbi specifici:

  • Dislessia o  disturbo specifico della lettura
  • Disgrafia o  disturbo specifico della compitazione
  • Discalculia o  disturbo specifico delle abilità aritmetiche

Il DSM 5 riunisce tutti i disturbi specifici nell’unica categoria dei DSA ma raccomanda di specificare ogni volta di quale compromissione si tratta:

  • Disturbi Specifici dell’Apprendimento al quale va aggiunto:
    • 315.00 Con compromissione della lettura
    • 315.2 Con compromissione dell’espressione scritta
    • 315.1 Con compromissione del calcolo

DSA: conclusioni

Sebbene nel mondo scientifico le etichette diagnostiche per definire i diversi Disturbi Specifici dell’Apprendimento continuino a subire variazioni, nel mondo di tutti i giorni permangono i classici nomi individuati nella legge 170: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Nel mondo clinico è importante seguire le raccomandazioni della Consensus Conference e fare diagnosi in base ai manuali diagnostici più aggiornati (DSM 5), ma è bene sapere che nella sostanza le numerose etichette diagnostiche si riferiscono agli stessi disturbi.

Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)

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2 Commento

  • Cristina
    Pubblicato 13 Dicembre 2017 19:21 0Likes

    Salve sono una ragazza di 16 anni, frequento il liceo scientifico e da un po’ di anni ho riscontrato alcuni problemi di apprendimento. Spesso durante le versioni mi capita di leggere parole sbagliate e quindi perdo tempo a cercarle ma mi capita di leggerle anche in italiano parole sbagliate. Faccio fatica a concentrarmi,spesso faccio errori di distrazione o non capisco bene le consegne, faccio fatica a memorizzare formule e altre cose. Cosa dovrei fare? E possibile sia lievemente dislessica?

    • serena
      Pubblicato 19 Dicembre 2017 13:14 0Likes

      Carissima Cristina, non è possibile per me farle un’ipotesi di diagnosi con così pochi elementi. Certo, alcuni sintomi che lei riferisce potrebbero rientrare nel quadro della dislessia però per esserne certi occorrono molti altri elementi, tra i quali i risultati a dei test standardizzati che solo una valutazione vis a vis approfondita può darle. Questo perché quei sintomi potrebbero essere riconducibili anche ad altre cause. Se ha piacere di un confronto più specifico sono a disposizione per una consulenza. Saluti

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