Qualche giorno fa, in occasione di una consulenza, mi é stato chiesto se un bambino con diagnosi di Dislessia (un Disturbo Specifico dell’apprendimento) abbia bisogno dell’ insegnante di sostegno.
La figura dell’insegnante di sostegno é stata prevista dalla Legge 104/1992 per bambini che hanno un handicap fisico, sensoriale o psichico (incluso il ritardo cognitivo). I DSA non essendo un handicap di per sé, ma un Disturbo Specifico, non rientrano in questa categoria e sono, quindi, regolamentati da un’altra legge: la Legge 170/2010. Essa non prevede la figura dell’insegnante di sostegno per i bambini con DSA ma semplicemente delle misure “compensative” e “dispensative” che gli insegnanti di classe devono fornire.
Parlerò prossimamente di tali misure previste dalla Legge 170; in questa occasione voglio solo aggiungere una mia riflessione.
L’insegnante di sostegno è una figura professionale molto importante che viene assegnata alla classe quando è presente almeno un bambino con le caratteristiche precedentemente citate previste dalla Legge 104. (Clicca sul link per approfondimenti sul profilo dell’insegnante di sostegno).
Si tratta di una risorsa preziosa per la classe perché anche gli altri bambini che ne sentano il bisogno possono giovare della sua presenza. Per quanto riguarda i bambini DSA, è importante ricordare che il loro profilo intellettivo è davvero diverso da bambino a bambino. Questo significa che, sebbene la diagnosi di DSA si effettui solo in presenza di un’intelligenza nella norma (concetto statistico), è possibile che ci siano dei bambini con delle fragilità che si aggiungono al disturbo specifico.
Propongo, quindi, di andare oltre alla funzione specifica per la quale l’insegnante di sostegno è stata pensata, cioè il supporto al bambino con disabilità, e di apprezzarne il senso più generale della sua funzione. Cogliere le potenzialità di tale figura per tutta la classe è sicuramente a vantaggio di tutti i bambini.
E voi che ne pensate? Che esperienze avete relativamente a tale figura professionale?
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)
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12 Comments
giuseppina
Buon giorno dott.Costa io sono la zia di una bambina con DSA, purtroppo scoperta all’eta di 9 anni …nella scuola elementare dove andata dalla 2, le insegnanti a mio parere ignoranti in materia e molto prese sul loro operato e basta ..senza dare sostegno aiuto a questi bambini in dificolta’ e tanta soprattutto giovanissimi ,alle elementari,la mia piccola Tracy cosi si chiama mia nipote veniva presa di mira dalle insegnanti soprattutto italiano ,ke la richiamava la puniva, ma mai cercando di capire il suo comportamento. e dandole x maleducata ,sfaticata, e quant altro..richiamava mia sorella la mamma dicendo la bambina nn collabora si mette a guardare il soffitto,pensa alle unghie si guarda le unghie…ma scherziamo,dire certe cose e nn capisci tu insegnante demenete, ignorante ke rubi il posto a ki sa fare il suo lavoro…umili una creatura e la piccola nn capiva cosa aveva..mia sorella consigliata da una amica ke il figlio ha dsa di farla visitare..e cosi e’cominciato il calvario ,visite pischiatriche,medici,a destra sinistra e la bambina andava avanti senza iiuti dalla scuola ma mia sorella e io aiutandola economicamente gli abbiamo messo un tudor..all inizio solo insegnante,normale e poi scoprendo il disagioi della bimba una insegnante specifica…ma sa quanto costano dalle 40 a salire x soli 40 minuti.. mia sorella subbitissimo ha tolto la figlia dalla scuola delle insegnanti so tutto io..e invece incapaci..e l’ha portata in un altra scuola ke comq conosceva x ke ci aveva passato il 1 anno.e aveva ritrovato vecchie amichette..comq ora lei contina a cercare tudor e nn se ne trovano lo scorso anno in 1 media e’ stata molto aiutata da una maestra ke era x la Dsa in classe era x tutti nn specifica x lei xo Tracy aveva un appoggio comq..io vedendo cio ke ha passato e sta passando mia sorella x questa bimba..e’ una vergogna x i giovani di oggi poi si dice ke sono ignoranti,svogliati e nn vogliono studiare ,ma uno stato cosi menefreghista ai bisogni degli alunni di tutte le eta’ in un italia guardata dal mondo x le scuole universita.ecc migliori e ci vengono da ogni parte..e noi stiamo andando sempre in dietro mai avanti…la ringrazio della sua attenzione e miscusi x lo sfogo… giuseppina da Roma …ma vivo a Londra
serena
Gentile Giuseppina, grazie per la sua testimonianza piuttosto dolorosa.
Francesca Brattoli
Vorrei sapere perché l’ osservazione degli insegnanti della scuola di infanzia sia fondamentale per i bimbi dislessici
serena
Buongiorno Francesca,
l’osservazione degli insegnanti della scuola di infanzia è importantissima perché se ci dovessero essere difficoltà, un intervento precoce mirato è sempre la via migliore. Per i DSA ci sono infatti già alla scuola di infanzia segni che possono essere predittivi del disturbo.
Saluti
Roberta
Salve, vorrei un’informazione se possibile. I bambini con disturbo del linguaggio hanno diritto ad una certificazione a scuola e ad un’insegnante di sostegno? Nel caso di disturbi del linguaggio, non associati ad altre condizioni, vengono utilizzati gli strumenti e le strategie compensative? Grazie Dottoressa.
serena
Gentile Roberta, non credo proprio. L’insegnante di sostegno viene assegnata in casi di ritardi o problematiche importanti. Per strumenti e strategie compensative intende quelle che si utilizzano nei casi di DSA? Se sì, la risposta è no, nel senso che ci deve essere una certificazione per poter usare strumenti compensativi e dispensativi. Ma questo non significa che la scuola in presenza di bisogni particolari possa pensare ad un PDP cioè un documento in cui si prevede anche l’applicazione di particolari attenzioni per l’alunno con bisogni educativi speciali. Spero di essere stata chiara. Saluti
roberta
Grazie Dottoressa! Dunque in caso di disturbo del linguaggio, essendo questo un BES (legge 107), non rientra nella legge 104 e dunque non ha diritto ad un docente di sostegno. In caso di disturbo del linguaggio, senza certificazione, si può pensare ad un PDP senza però introdurre strumenti compensativi e strategie dispensative, corretto? Ma sono da inserire, da parte del team docenti, delle “semplici” indicazioni per favorire l’apprendimento?
serena
La decisione di fare un PDP deve essere ovviamente presa dal consiglio di classe in collaborazione con il Referente BES e la famiglia. Nella maggior parte dei casi non è necessario arrivare ad na certificazione, è sufficiente adattare le strategie didattiche in classe nell’ottica della didattica inclusiva. Saluti
Cinzia
Salve dottoressa sn la mamma di un bimbo di 8 anni cn diagnosi di dsa . Vorrei chiedere cm posso aiutare mio figlio a scuola nell avere almeno un educatora che possa seguirlo? Lui ha delle maestre fantastiche che li aiutano tantissimo .Ma penso che un educatore che possa aiutarlo sarebbe l ideale , l’anno scorso in seconda abbiamo fatto richiesta cn le insegnati ,per l educatore ,ma in terza ancora nn c’è nessun educatore ,solo le sue insegnanti . Cm posso procedere per richiedere l educatore ?
serena
Gentile Cinzia, se le insegnanti sanno impostare una buona didattica individualizzata, non servono supporti ulteriori. Tenga comunque come riferimento le sue insegnanti per questo tipo di informazioni. Le sapranno dare indicazioni corrette. Se vuole invece un aiuto esterno alla scuola, contatti le associazioni del suo territorio o un professionista esperto in DSA. Cordialmente
Simy
Buongiorno, mio foglio ha 3 anni e frequenta la sezione Primavera. A settembre inizierà la scuola dell’infanzia e la coordonatrice ci ha comunicato già a dicembre che lui avrà bisogno di un educatore di sostegno (ha un ritardo del linguaggio), abbiamo fatto ad Aprile la prima visita in NPI e la dottoressa ci ha dato il prossimo appuntamento ad Agosto, tranquillizzandoci. Ora la coordinatrice mi fa pressioni per richiedere urgentemente in NPI la presa in carico per mandare avanti le pratiche per il sostegno, ma mi chiedo, è possibile senza aver avuto sostanzialmente nessuna diagnosi?!?
Grazie
serena
Prima di assegnare un insegnante di sostegno è necessaria una diagnosi. Se non c’è, niente insegnante di sostegno. Se lei ritiene che potrebbe essere utile un aiuto per suo figlio potrebbe essere utile accellerare la valutazione per rendere più facile l’eventuale richiesta della risorsa aggiuntiva. Ma se la NPI vi ha già detto che non sembra essere preoccupata, starei tranquillo. Saluti