Come si fa a studiare con successo? Lo avete mai chiesto ai vostri figli? Spesso succede che i bambini pensino che studiare sia un’attività semplice ma in realtà è molto complessa. Non è sufficiente leggere per ricordare. Servono almeno tre passi per studiare con successo. Ora vediamo quali.

Studiare con successo: primo passo

Il primo momento consiste in un primo contatto con i contenuti da studiare. Questo step potrebbe iniziare in classe con l’ascolto della spiegazione dell’insegnante e la buona pratica del prendere appunti. A casa, invece, è necessario proseguire con una prima lettura del materiale di studio (lettura “a lepre”) e un momento di organizzazione preliminare che permetta di definire gli obiettivi di lavoro.

Studiare con successo: secondo passo

Il secondo momento necessario per studiare con successo consiste nel dedicarsi alla comprensione e all’elaborazione del testo. Questa è sicuramente la fase più lunga perché richiede di leggere attentamente e chiedersi se quanto letto è stato compreso. Il testo potrebbe essere complesso se vengono utilizzate parole poco frequenti, parole astratte e una struttura sintattica delle frasi non lineare. Frasi brevi con parole di uso frequente e concrete, sono invece elementi che semplificano il testo. Un altro fattore di complessità potrebbe essere la distanza dall’esperienza concreta dello studente; un brano sulla navigazione, per esempio, anche se complesso potrebbe risultare semplice per un bambino figlio di un marinaio. Per comprendere un testo, quindi, occorre cercare di capire il significato delle parole sconosciute, prestare attenzione a ciò che viene detto esplicitamente e inferire ciò che invece è sottinteso, e soprattutto fare collegamenti interni al testo e esterni alla propria esperienza. L’utilizzo di schemi o grafici che riorganizzano visivamente i contenuti oppure riassunti che estrapolano le informazioni principali, permettono di ricordare il tutto con maggiore facilità.

Studiare con successo: terzo passo

Il terzo passaggio di studio prevede di verificare attraverso il ripasso quanto precedentemente studiato. In questa fase spesso ci si accorge che molte informazioni non sono effettivamente passate alla memoria a lungo termine e occorre, quindi, rivedere il materiale. Se il bambino ha dedicato sufficiente tempo alla seconda fase dovrebbe riuscire a recuperare la maggior parte dei contenuti. Dopo un primo ripasso, è però necessario farne altri in momenti diversi. In questo modo le informazioni che potrebbero essere state cancellate per effetto dell’ “oblio”, possono passare realmente a far parte della memoria a lungo termine.

Studiare con successo è quindi possibile ma è necessario metodo e organizzazione. Se ti accorgi che tuo figlio è carente da questo punto di vista, ricorda che un percorso mirato su questo tema può essere di grande aiuto. Solo però se l’obiettivo di questi percorsi è l’autonomia.

Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)

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