Ti servono idee concrete per rendere i compiti a casa un momento piacevole? Se la risposta è sì, questo è l’articolo giusto che fa per te. Devi sapere che non sei il solo o la sola che vive i compiti a casa come la peggior condanna che sia capitata loro sulle spalle. Questo, secondo la mia esperienza di consulente, accade davvero spesso. Ho deciso così di dedicare un articolo a 3 idee che possono aiutarti a trasformare il momento dei compiti a casa in un momento piacevole di relazione genitore-figlio.

Momento compiti: perché è spesso così spiacevole?

Prima di parlarti di queste tre idee, ti invito ad approfondire il perché spesso i compiti a casa diventano un momento così drammatico in famiglia. Ne ho parlato nell’articolo “Compiti a casa? Mio figlio mi fa disperare!! in cui metto in evidenza che i vari comportamenti di rifiuto o di malessere di un bambino di fronte ai compiti nascondono diversi tipi di difficoltà: cognitive (“non capisco”), emotive (“non sto bene”), e/o motivazionali (“non ho voglia”). Quando un genitore si sintonizza sulla difficoltà del figlio e orienta il proprio intervento in base ai reali bisogni, il clima familiare si distende.

C’è un altro fattore molto importante che può rendere il momento dei compiti a casa un momento tremendo per tutta la famiglia o un momento piacevole di relazione genitore-figlio: si tratta del modo in cui il genitore incarna il suo ruolo in quel momento specifico. Ne ho parlato nell’articolo Compiti a casa: il genitore guida. In sintesi il concetto è che la responsabilità dei compiti è del bambino, non del genitore, e mamma o papà hanno il compito di guidare il figlio verso l’autonomia nei compiti a partire dalle caratteristiche reali del bambino. Quando un genitore esercita il proprio ruolo con consapevolezza può creare un clima positivo intorno al momento dei compiti a casa, nonostante eventuali difficoltà.

Cosa può fare di concreto, quindi, una mamma o un papà per orientare i figli sui compiti garantendo un clima emotivo positivo? Ecco le tre idee concrete per rendere i compiti a casa un momento piacevole.

Momento compiti: 3 idee concrete per rendere i compiti a casa un momento piacevole

Idee concrete per rendere i compiti a casa più piacevoli: proponi una sfida sul tempo

I bambini, soprattutto quelli più grandicelli, amano le sfide. Si può, quindi, tentare di conquistare la loro collaborazione proponendogliene una sul tempo. Mi spiego meglio. L’idea è di chiedere al figlio o alla figlia di immaginare quanto tempo impiegherà per svolgere l’esercizio o compito che ha di fronte per poi verificare l’effettiva corrispondenza. E a quel punto si può giocare a battere i propri record di corrispondenza (non di velocità perché altrimenti si rischia di peggiorare la qualità dei compiti) oppure semplicemente divertirsi a verificare chi tra il bimbo e il genitore si è avvicinato di più al tempo reale. Fare una previsione sul tempo da impiegare per i compiti è in sostanza un’importante attività di metacognizione che se proposta sottoforma di gioco diventa super utile per il bambino ma anche per la relazione genitore-figlio.

Seconda idea concreta per rendere i compiti a casa più piacevoli: simula un’interrogazione

Una seconda idea concreta per rendere i compiti a casa un momento piacevole è di simulare un’interrogazione. In pratica, dopo lo studio, si propone al figlio o alla figlia di trasformarsi in un’insegnante che interroga o spiega all’alunno: può per esempio fare domande specifiche su quello che ha studiato e valutare poi le risposte che ha dato il genitore-alunno oppure può spiegare un concetto e verificare se lo ha capito. Questa attività è molto utile perché permette di elaborare e fissare ancora di più i contenuti ma è anche un’attività che gioca sulla relazione e sull’autostima perché fa sentire il bambino l’esperto. Di conseguenza il momento dei compiti diventa più piacevole.

Idee concrete per rendere i compiti a casa più piacevoli: chiedigli di muoversi

L’ultima idea concreta di oggi per rendere i compiti a casa un momento piacevole è quella di trasformare un’attività sedentaria in un momento più dinamico. E questo è di fondamentale importanza nel caso di bambini con ADHD o particolarmente vivaci. Per fare qualche esempio, si può chiedere di fare una corsa per la casa al termine di ogni esercizio di matematica. Oppure durante lo studio di un testo si può chiedere di posizionare in un’altra stanza una mappa vuota e di andare a inserire i dati ogni volta che trova l’informazione nel testo. Qui si tratta solo di avere tanta fantasia per rendere meno noioso il momento dei compiti e quindi più piacevole. Poi ovviamente si dedicherà del tempo per valutare se questa modalità è stata efficace o meno.

Cosa ne pensi di queste idee? Per altre riflessioni e suggerimenti concreti, ti aspetto al webinar “Compiti a casa: strategie per sopravvivere!” del 24 novembre 2022 ore 21-22 (costo 15 €)! Mandami una email per iscriverti (i primi 5 potranno usufruire della promozione a 10 €)!

Dott.ssa Serena Costa psicologa dell’infanzia (serenacosta.it@gmail.com)

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